La basilica di Santa Anastasia è il più rilevante monumento gotico di Verona. Iniziata dai Domenicani nel 1290, la sua costruzione venne ultimata nel XV sec.. Fu poi restaurata nel 1878-81.
Sul retro della basilica si erge lo slanciato abside in stile gotico, sovrastato dal campanile del ‘400.
L’imponente facciata non è completa: il rivestimento in mattoni è stato realizzato solo sulla parte inferiore. Sulla facciata si apre lo splendido portale gemino in marmi policromi del XIV sec., ornato da pitture e sculture.
Ai lati del portale ci sono fregi marmorei con putti e motivi vegetali, della prima metà del XVI sec.
L’interno della chiesa è a croce latina ed è diviso in 3 navate separate da grandi colonne di marmo bianco con capitelli gotici a motivi vegetali. Le volte delle navate sono decorate con motivi vegetali e santi, del periodo tardogotico e rinascimentale. Il pavimento in marmi rossi, bianchi e neri è ancora quello realizzato nel 1462 da Pietro da Porlezza. Le navate laterali presentano una fila continua di grandi altari, ornati da pale, affreschi e sculture del XIV, XV e XVI sec. (meno frequenti le opere del XVII e XVIII sec.). Tra le numerose opere di rilevanti artisti la più importante conservata nella basilica è il famoso e spettacolare affresco staccato S. Giorgio libera la principessa dal drago, capolavoro di Pisanello e massima espressione del gotico internazionale veronese.
Importanti fenomeni di dissesto statico hanno interessato la Basilica negli ultimi anni. La situazione osservata ha messo in evidenza due principali problematiche l’esistenza di un contributo instabilizzante esercitato dalla spinta delle volte a crociera delle tre navate a due diversi livelli e l’esistenza di non trascurabili cedimenti della pavimentazione.
Tali fenomeni hanno provocato numerosi dissesti tra cui lo spanciamento della muratura di facciata e delle murature di testata dei transetti e l’insorgere di numerose lesioni.
Tutti gli interventi di consolidamento eseguiti sono stati preceduti da una fase preliminare di sarcitura e sigillatura delle lesioni presenti sulle murature di facciata, interne e sulle volte; in seguito si riporta l’intero complesso di interventi di consolidamento strutturale realizzati sulla Chiesa:
- verifica ed eventuale tesatura delle catene metalliche esistenti;
- inserimento di nuove catene metalliche al di sopra di quelle lignee esistenti non sufficientemente efficienti con l’obiettivo di ripristinare l’azione di contenimento delle spinte orizzontali;
- realizzazione di archi armati estradossali sulle volte a crociera;
- posa di sistemi di tiranti interni alle murature realizzato con barre inghisate con malta, con funzione di contenimento delle spinte delle volte; tale soluzione fornisce anche un’azione di ripristino della continuità tra le murature perimetrali e la muratura di facciata; interventi puntuali di tirantatura sono stati proposti a cucitura delle facciate e murature interessate da lesioni importanti; per l’ancoraggio dei tiranti sono state utilizzate piastre a vista e, ove queste fossero risultate elementi di disturbo, si è adottato un sistema di posa senza elementi a vista ed un sistema di tesaggio mediante piastre temporanee.
L’intervento di consolidamento con tecnologia Bossong delle strutture in elevazione della Basilica di Santa Anastasia a Verona (Vr), che rientra in un più ampio progetto di restauro del complesso della Basilica, rappresenta un esempio particolarmente significativo per le trattazione delle problematiche che interessano il campo degli ancoraggi iniettati nelle murature storiche, valutando, per ogni singolo intervento, la soluzione che meglio possa garantire un giusto compromesso tra sicurezza e conservazione.
Un primo lotto di interventi ha interessato la facciata principale che, esternamente, si offre alla vista con la sua tessitura in mattoni, magnifico esempio di non finito e che, internamente, presenta porzioni affrescate e decorate. La necessità di intervenire con ancoraggi interni allo spessore della muratura per ricostituire la continuità della muratura di facciata articolata in diversi corpi e ricucire le lesioni esistenti ha richiesto l’applicazione degli ancoraggi iniettatati con calza Bossong per evitare la dispersione della malta durante le operazioni di iniezione, salvaguardando le pareti interne affrescate e le superfici esterne. Allo stesso tempo il totale controllo dell’iniezione, effettuata all’interno della calza, ha reso possibile anche la realizzazione di ancoraggi inclinati, con lunghezza di 17 metri che vanno ad incrociarsi al di sopra del portale principale di ingresso; l’iniezione in questi casi particolari è stata effettuata anche dal basso verso l’alto.
Un intervento analogo per le problematiche presentate è stato riproposto per le facciate laterali poste in corrispondenza del transetto: anche in questo caso le perforazioni e l’iniezione degli ancoraggi inclinati è stato realizzato dietro importanti pareti affrescate.
I vantaggi di tipo tecnico che derivano dall’utilizzo della tecnologia dell’ancoraggio iniettato con calza, la cui azione si sviluppa su tutta la lunghezza della perforazione con una conseguente uniforme distribuzione delle sollecitazioni sulla superficie della muratura da consolidare, possono essere sfruttati per eliminare le contropiastre metalliche e realizzare bulbi di ancoraggio in corrispondenza di perfori ciechi.
Questo principio è stato sfruttato per realizzare il collegamento della struttura della facciata principale con le pareti longitudinali della navata centrale e delle navate laterali: sono stati inseriti ancoraggi ortogonali alla facciata con lunghezze fino a 22 metri.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO:
- ancoraggi orizzontali passanti iniettati costituiti da più bulbi di malta per gli interventi di consolidamento della facciata principale - lunghezza totale variabile da 12,40 a 26,50m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione, con iniezioni effettuate da entrambe le estremità dell’ancoraggio e successivo posizionamento di piastre di ancoraggio provvisoria all’estremità;
- ancoraggi attivi orizzontali ciechi iniettati con calza per gli interventi di consolidamento della facciata principale - lunghezza totale 3,00m - inseriti nello spessore della muratura, con iniezioni effettuate dalla sola testa dell’ancoraggio libera e successivo posizionamento di piastra di ancoraggio provvisoria all’estremità;
- ancoraggi attivi orizzontali ciechi iniettati costituiti da più bulbi di malta per gli interventi di consolidamento dell’intero complesso - lunghezza totale variabile da 7,00 a 22,50m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione, con iniezioni effettuate dalla sola estremità libera, tasca di ispezione all’estremità per il controllo dell’iniezione del bulbo di inghisaggio tesatura e successivo posizionamento di piastre di ancoraggio provvisoria all’estremità;
ANCORAGGI > mod. GBOS 24-70 P costituito da barra tipo GBOS 20/304 in acciaio inossidabile AISI 304 con filettatura continua su tutta la lunghezza, completa di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione, connessioni (manicotti di giunzione) in acciaio inossidabile AISI 316 (A4) e malta Presstec specifica per iniezioni con calza
ACCESSORI > piastre di ancoraggio di estremità mod. BS-PLATE in acciaio inossidabile AISI 304 a sezione circolare con foro centrale e spessore 25 mm; inclusi dado e controdado
- ancoraggi attivi inclinati ciechi iniettati costituiti da più bulbi di malta per gli interventi di consolidamento della facciata principale e dell’intero complesso - lunghezza totale variabile da 15,50 a 17,00m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione, con iniezioni effettuate dall’alto, tasca di ispezione all’estremità per il controllo dell’iniezione del bulbo di inghisaggio tesatura e successivo posizionamento di piastre di ancoraggio provvisoria all’estremità;
- ancoraggi attivi inclinati passanti iniettati costituiti da più bulbi di malta per gli interventi di consolidamento dell’intero complesso - lunghezza totale variabile da 16,00 a 16,50m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione, con iniezioni effettuate da entrambe le estremità dell’ancoraggio, tasca di ispezione all’estremità per il controllo dell’iniezione del bulbo di inghisaggio tesatura e successivo posizionamento di piastre di ancoraggio provvisorie e permanenti all’estremità;
ANCORAGGI > mod. GBOS 20-60 P costituito da barra tipo GBOS 20/304 in acciaio inossidabile AISI 304 con filettatura continua su tutta la lunghezza, completa di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione, connessioni (manicotti di giunzione) in acciaio inossidabile AISI 316 (A4) e malta Presstec specifica per iniezioni con calza
ACCESSORI > piastre di ancoraggio di estremità mod. BS-PLATE in acciaio inossidabile AISI 304 a sezione circolare con foro centrale e spessore 25 mm; inclusi dado e controdado
- perforazioni orizzontali e inclinate realizzate con carotatrici con sonda diamantata con funzionamento a sola rotazione - lunghezza da 3,00 a 26,50m.
Committente: Banca Popolare di Verona
Progettazione interventi strutturali: Prof. Ing. Lorenzo Jurina
Progettazione architettonica: Prof. Arch. Christian Campanella
Impresa esecutrice delle opere: Impresa Cengia srl – Verona (Vr)
Perforazione e Posa: Diamantech – Nuvolento (Bs) - Installatore Certificato Bossong spa
Fornitura e consulenza tecnologia Bossong: Bossong spa - Grassobbio (Bg)