Il Teatro nasce nel 1785 e viene inaugurato nel 1791 con il nome di Teatro Riccardi. Distrutto da un incendio nel 1797, viene ricostruito ad opera dell’architetto Gianfranco Lucchini e riaperto al pubblico nel 1801. Sui cinque finestroni centrali del prospetto sono incisi titoli di opere del musicista Gaetano Donizetti: Lucia, Favorita, Don Sébastien, Don Pasquale e Linda. L’interno è abbellito con stucchi dorati; la sala è arricchita da decorazioni del pittore Francesco Domenighini.
Nel 1897, in occasione del centenario della nascita di Gaetano Donizetti, nel corso delle solenni onoranze al grande musicista bergamasco, l’antico edificio assume il nome di Teatro Donizetti.
L’edificio si compone di un basamento e di un’architettura centrale ricca di elementi architettonici verticali e dettagli decorativi, come fregi e cariatidi, nonché di una parte laterale meno ricca di particolari che ripropone i dettagli strutturali della facciata del teatro.
Il basamento in cemento dell’edificio è alto circa 6 metri ed è realizzato con scanalature che sporgono a singhiozzo dalla facciata composta di pietra naturale ad elevata porosità e muratura color rosa antico.
L’architettura centrale e laterale sovrastante il basamento, realizzata in muratura dall’aspetto decisamente austero, è composta da una geometria di colonne corinzie che dividono in porzioni uguali cinque vetrate centrali; ai lati si trovano invece due porzioni sviluppate in verticale e strutturate con colonne, trabeazioni e timpani, anch’esse in classico stile corinzio.
L’intervento di consolidamento eseguito presso il Teatro Donizetti di Bergamo, che rientra in un progetto più ampio e generale di restauro previsto per la facciata monumentale, prevede l’applicazione della tecnologia Bossong nelle murature laterali e di facciata della parte alta del Teatro in corrispondenza dei due elementi scultorei ed in particolare del parapetto posto a coronamento della facciata del Teatro.
L’articolata conformazione del parapetto con diverse parti in aggetto e la presenza dei due gruppi scultorei in sommità, esposti all’azione del vento hanno contribuito alla formazione di lesioni che denunciano un distacco tra la porzione frontale e le due ali laterali del coronamento, come dimostrano le visibili lesioni inclinate di 45°.
La necessità di ricostituire la continuità della muratura che costituisce il coronamento e di cucire le lesioni esistenti ha portato ad intervenire mediante l’inserimento di ancoraggi orizzontali in corrispondenza sia dei parapetti laterali che frontali, posti ad una distanza di 50 cm uno dall’altro che si incrociano in corrispondenza dell’angolo.
Inoltre, la tecnologia Bossong è stata anche impiegata per la messa in sicurezza degli elementi in pietra artificiale armati di grosse, medie e piccole dimensioni delle facciate monumentali per mezzo di ancoraggi con barre in acciaio inox iniettate con resina epossidica bicomponente.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO:
- ancoraggi orizzontali passanti iniettati con doppio bulbo di malta per la cucitura delle pareti/parapetti laterali - lunghezza totale variabile da 6,60 a 6,90m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione e con iniezioni effettuate da entrambe le teste dell’ancoraggio;
- ancoraggi orizzontali ciechi iniettati con doppio bulbo di malta per la cucitura delle pareti/parapetti di facciata - lunghezza totale 8,80m - inseriti nello spessore della muratura, con manicotti di giunzione e con iniezioni effettuate dalla sola testa dell’ancoraggio libero;
ANCORAGGI > mod. GBOS 20-60 P costituiti da barra tipo GBOS 20/304 in acciaio inossidabile AISI 304 con filettatura continua su tutta la lunghezza, complete di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione, connessioni (manicotti di giunzione) in acciaio inossidabile AISI 316 (A4) e malta Presstec specifica per iniezioni con calza
- ancoraggi orizzontali ciechi iniettati con doppio bulbo di malta per la cucitura delle pareti/parapetti laterali - lunghezza totale 3,30m - inseriti nello spessore della muratura iniezioni effettuate dalla sola testa dell’ancoraggio libera;
ANCORAGGI > mod. GBOS 20-60 P costituiti da barra tipo GBOS 20/304 in acciaio inossidabile AISI 304 con filettatura continua su tutta la lunghezza, complete di calza per il controllo dell’iniezione della malta, appositi tubicini di iniezione e malta Presstec specifica per iniezioni con calza
- perforazioni orizzontali realizzate con carotatrici con sonda diamantata con funzionamento a sola rotazione - lunghezza da 3,30 a 8,00m.
Committente: CIVERA RESTAURI Srl – Martinengo (Bg)
Progettazione strutturale e Direzione Lavori: Ing. Fabio Ghisalberti
Impresa esecutrice: CIVERA RESTAURI Srl – Martinengo (Bg)
Perforazione e Posa: Diamantech – Nuvolento (Bs) - Installatore Certificato Bossong spa
Fornitura e consulenza tecnologia Bossong: Bossong spa - Grassobbio (Bg)